AI nel processo di pianificazione

Ogni settimana ci sono significative novità dal mondo dell’AI e ci si può chiedere quando un LLM (cioè un motore come quello dietro ChatGPT) potrà sostituire il planner in azienda. Finchè il processo di pianificazione sarà condizionato da informazioni fuori sistema, note solo al planner (contenuto di telefonate, post-it, ecc) sarà difficile che questo avvenga completamente ma possiamo comunque chiarire in quali modi già oggi l’intelligenza artificiale generativa (GenAI) può intervenire nel processo di pianificazione e schedulazione e con quali benefici.

 

Forecasting

Finora i metodi di forecasting basati sui LLM non hanno ottenuto performance migliori di metodi più tradizionali secondo la letteratura scientifica (https://arxiv.org/abs/2406.16964 e https://arxiv.org/pdf/2412.19286).

 

Tool che usano i LLM

Qualunque sia il tool, cioè il software, che stai utilizzando per pianificare produzione e acquisti (ERP, foglio elettronico, APS), puoi farti aiutare da un LLM in alcune tue attività, sia per ridurre i tempi operativi che gli errori. Il tipo di integrazione realizzabile tra gli strumenti qui fa la differenza e condiziona la user experience. Ancora più importante in questa integrazione è decidere se vuoi utilizzare un LLM locale (ideale per mantenere i dati in azienda) o esterno come quelli di OpenAI o Anthropic.
In Cowry, l’APS di Paneido, puoi chiedere ad un LLM di aiutarti a preparare uno script per integrare i dati con altri sistemi o per automatizzare alcune operazioni. Puoi anche chiedere da Cowry al LLM che ti aiuti a chiarire situazioni del piano senza cambiare ambiente, cioè senza copiare e incollare nella chat del LLM i dati di contesto della domanda, perchè questi gli vengono passati in modo automatico tramite selezioni in Cowry, diversamente da quanto si può fare usando un ERP, un foglio elettronico od altri APS. In Cowry il collegamento con un LLM è realizzabile come un plugin scritto in Python ed adattabile alla specifica realtà. Anche il LLM da utilizzare può essere scelto all’interno del plugin.

 

LLM che usano i tool

Questo approccio è sicuramente quello più stimolante per gli scenari futuri che può dischiudere ed ha due livelli di implementazione con diverse ambizioni

LLM come interfaccia utente del tool

E’ possibile usare i LLM come un’interfaccia utente alternativa dei tool, che diventano così utilizzabili anche da chi non è stato formato sull’utilizzo dei tool e su come leggere le loro videate. Per esempio, possiamo chiedere ad un LLM una data di consegna di un possibile nuovo ordine cliente. Il LLM non ha distinte basi, cicli e il nostro piano di produzione corrente al suo interno per rispondere in autonomia, ma può mandare la richiesta al nostro APS, far elaborare la risposta e poi presentarcela verbalmente senza che ci serva sapere come districarci tra le videate dell’APS. Con diversi sistemi questo può essere realizzato agevolmente, purchè consentano che loro funzioni siano invocate dall’esterno dell’applicazione e purchè forniscano comunque risposte realistiche ed in tempi compatibili con la pazienza dell’utente di attendere una risposta. Il LLM può essere usato anche per richieste non pre-configurate come le richieste di datazione (qualunque domanda riguardante il piano) se il software di pianificazione è in grado di eseguire codice (per esempio SQL o Python) generato dinamicamente dal LLM. Se il tool di pianificazione non è in grado di eseguire codice generato dinamicamente allora l’unico approccio possibile è definire un set di domande a cui il tool può rispondere, realizzare le funzioni che forniscono le risposte a tali domande e accettare che il tool, via LLM, non possa rispondere a domande diverse

LLM come agente

Quando si parla di agenti significa mettere in grado un LLM di agire, cioè di usare tool esterni (altri software generalmente) sia per recuperare informazioni, cioè come interfaccia utente, ma anche per eseguire attività. Per esempio, nel vostro processo di pianificazione il LLM potrebbe far aggiornare il piano acquisti e quello di produzione al tool a lui esterno (APS per esempio) al verificarsi di determinati eventi (o con una periodicità definita) e trasmettere i nuovi ordini al ERP, ai fornitori e al reparto produttivo se messo nella condizione di interoperare con ERP, e-mail e MES rispettivamente. Oppure sollecitare direttamente al fornitore la consegna di un ordine ormai in ritardo. In questo contesto il vantaggio di disporre dell’APS Cowry anzichè di altri software è decisivo perchè può eseguire codice Python generato dinamicamente dal LLM e praticamente ogni LLM sa già creare codice Python. Con APS che usano solo SQL o linguaggi proprietari per eseguire operazioni nell’applicazione, l’attività di configurazione è molto più onerosa sia per il produttore dell’APS che per le aziende che li utilizzano

 

Presto o tardi qualunque azienda intraprenderà un progetto di adozione di un LLM al proprio interno per supportare diversi processi. Per esempio, usare un LLM per il supporto ai propri clienti significa dotarlo delle conoscenze per rispondere a domande sui prodotti, sulle procedure di reso o di pagamento. Mettere nelle condizioni tale LLM di rispondere anche a domande sulle date di consegna dei prodotti e dei ricambi è un valore aggiunto se si dispone di strumenti, come l’APS Cowry, che possono essere integrati agevolmente con i LLM e con i sistemi esistenti in azienda.

tempi incerti

Soluzioni per il planning in tempi incerti

Paneido su Il Sole 24 Ore di oggi con le soluzioni con cui affrontare le difficoltà e le incertezze di questo ultimo anno.

Le opportunità di Industria 4.0 con Paneido

La quarta rivoluzione industriale è cominciata, grazie alle tecnologie di rete e alla sempre maggiore pervasività di dispositivi dotati di capacità di calcolo. Nuovi paradigmi di progettazione, produzione e organizzazione del business offrono nuove modalità di competizione. Le aziende devono decidere se resistere al cambiamento o cavalcarlo mentre le istituzioni si stanno muovendo per agevolare l’evoluzione e renderla un’opportunità. Come altri paesi europei, anche l’Italia ha predisposto un piano nazionale per l’Industria 4.0 e le immagini e indicazioni qui riportate sono parte della presentazione svolta a Milano il 21/6/2016 dagli esponenti del governo italiano.

Le tecnologie abilitanti di Industria 4.0 permettono innovazioni nei prodotti, nei servizi e nei processi di business. Spetta alle singole aziende individuare le tecnologie che possono avere un maggior impatto sulla propria competitività.

Perchè cambiare?

Per dotarsi di nuove e distintive leve competitive o anche più semplicemente per non venire superati dalla concorrenza.
I benefici attesi dalla rivoluzione di Industria 4.0 si articolano su varie dimensioni:

  • Maggiore flessibilità attraverso la produzione di piccoli lotti ai costi della grande scala
  • Maggiore velocità dal prototipo alla produzione in serie attraverso tecnologie innovative
  • Maggiore produttività attraverso minori tempi di set-up, riduzione errori e fermi macchina
  • Migliore qualità e minori scarti mediante sensori che monitorano la produzione in tempo reale
  • Maggiore competitività del prodotto grazie a maggiori funzionalità derivanti dall’Internet delle cose

Come cambiare?

Anche il governo italiano, allineandosi ai cambiamenti già avviati negli altri stati (come Germania, Francia e Stati Uniti) ha elaborato un Piano Industriale 4.0 in cui definisce obiettivi e modalità di raggiungimento di tali obiettivi.
Ogni impresa, quindi, può avvalersi delle 5 direttive strategiche di intervento previste dal governo nel periodo 2017-2020 per attuare la propria rivoluzione industriale:

  • investimenti innovativi
  • competenze
  • governance e awareness
  • infrastrutture abilitanti
  • strumenti pubblici di supporto
    Il piano industriale definisce anche l’intensità degli aiuti di stato per supportare le aziende nel fare investimenti in tecnologie, beni e servizi innovativi in ottica industria 4.0 e per aumentare la spesa privata in progetti di ricerca e sviluppo, rafforzando anche la finanza agevolata per questi interventi.
    Ogni impresa è chiamata quindi a operare il cambiamento con investimenti orientati ai settori indicati, in particolare a definire un proprio nuovo modello di business agile, snello, in cui le nuove tecnologie interconnettono oggetti/risorse e processi.

Per sostenere gli investimenti in questi ambiti, il governo presenta 3 misure possibili:

  • Iperammortamento e superammortamento
  • Credito di imposta per R&S
  • Finanza a supporto di start-up innovative, venture capital, industria 4.0

Perchè Paneido?

Ci occupiamo da sempre di pianificazione, simulazione e integrazione processi. Le nostre soluzioni software:

  • permettono la simulazione di scenari in tempo reale grazie alle elevate performance di elaborazione
  • consentono l’automazione di decisioni sfruttando dati da supporti diversificati e anche destrutturati grazie alle tecnologie di machine learning e all’ecosistema Python
    In particolare Cowry, come APS, soddisfa la definizione di “Tecnologia abilitante” e per le sue caratteristiche e funzioni rientra nella lista dei beni funzionali alla trasformazione tecnologica delle aziende in chiave “Industria 4.0” (si veda la lista dei beni nell’allegato B della Gazzetta Ufficiale). Per questo gode delle agevolazioni fiscali al 140% (superammortamento).

Perchè il software aziendale delude

Secondo un celebre post di Jason Fried di qualche anno fa, i software aziendali (ERP, CRM, ecc) deludono spesso le aspettative degli utenti rispetto ad altri software per uso personale.
Per Fried, il motivo principale di questo deriva dal fatto che il software aziendale è acquistato da persone che poi non usano tale software o lo fanno marginalmente. Altri, nel tempo, hanno affrontato questo tema aggiungendo nuove tesi. Ma un recente post di Chris Dixon su cosa fanno alcune persone nei fine settimana, fa pensare che forse il vero motivo per cui il software aziendale è spesso così distante dalle aspettative degli utilizzatori è un altro: il software aziendale insoddisfacente è quello che non viene usato da chi lo ha sviluppato.
Ovvero: solitamente chi sviluppa un sistema operativo per uno smartphone poi possiede ed usa uno smartphone con quel sistema operativo. Chi sviluppa un editor di testi fa anche un discreto uso personale di tali strumenti, sa con certezza cosa è migliorabile e lo migliora. Ma chi sviluppa un software per il ”supply chain management” quanti piani di approvvigionamento ha realmente preparato?
Intendiamoci: testare il software non significa usarlo. Per esempio: se il software mi consente di eseguire una operazione in qualche secondo, il test dello sviluppatore è superato positivamente ma non quello dell’utente che deve ripetere la stessa operazione molte volte in una giornata perdendo molto tempo.
In azienda gli utenti cercano di superare i limiti dei software aziendali usando fogli elettronici che, pur con i loro difetti, permettono agli utilizzatori di avvicinare lo strumento alle proprie necessità.
Il concetto di ‘usa il software che scrivi’ non è solo la motivazione che spinge a far proliferare i fogli elettronici ma è anche uno dei fattori propulsivi del software ”open source”. Mi serve un software che svolga certe funzioni ma non lo trovo come lo voglio o costa troppo rispetto a quanto di quel software mi è effettivamente utile: allora me lo sviluppo, magari collaborando con persone in giro per il mondo motivate e preparate sullo stesso problema. Ciò che è importante sottolineare è che ormai sempre più spesso il software auto prodotto fornisce soluzioni soddisfacenti nei più disparati domini ed è sempre più semplice approntarlo grazie alla disponibilità di componenti.

Paneido
Paneido è sinonimo di vent’anni di esperienza con i sistemi di pianificazione e simulazione. La nostra filosofia è rendere semplici e veloci le attività quotidiane e praticabili le soluzioni ai problemi meno ricorrenti: phase-in/out di prodotti, adeguamento capacità produttiva, ottimizzazioni, ecc.

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