APS e MRP

Probabilmente questo post sarebbe dovuto essere il primo di questo blog, ma non è mai troppo tardi. Derek Singleton ci ha segnalato
il suo articolo riguardo le differenze tra sistemi APS e MRP e dopo averlo letto posso dire di essere d’accordo con lui sulle differenze tra i due tipi di sistemi dal
punto di vista del tipo di ambienti in cui possono essere utilizzati nel modo più proficuo. Il suo articolo è anche un’occasione per cercare una buona definizione di APS, per poter meglio comunicare l’utilità ed il ruolo di questo tipo di sistemi. La definizione del dizionario APICS non contribuisce molto a chiarire il concetto:

“Tecniche per gestire l’analisi e la pianificazione di processi logistici e produttivi nel breve, medio e lungo periodo. APS descrive ogni applicativo che impiega
avanzati algoritmi matematici o logica per svolgere ottimizzazione o simulazione su schedulazione a capacità finita, acquisti, pianificazione finanziaria, pianificazione
delle risorse, previsioni di vendita, gestione della domanda e altri. Queste tecniche considerano simultaneamente una serie di vincoli e regole per fornire in tempo reale
funzionalità di pianificazione e schedulazione, supporto alle decisioni, disponibilità alla vendita (ATP) e capacità di consegna (CTP). Un APS spesso genera e valuta più scenari. Il management poi seleziona uno scenario da usare come ‘piano ufficiale’. I cinque principali componenti di un sistema APS sono (1) demand planning,
(2) production planning, (3) production scheduling, (4) distribution planning e (5) trasportation planning.”

Questa definizione è basata principalmente su cosa gli APS fanno (lista di moduli) e meno su come lo fanno. La maggior parte degli applicativi disponibili sul mercato,
che solitamente sono considerati APS, non comprendono l’intera gamma dei moduli previsti dalla definizione APICS ma solo alcuni di essi ma non per questo non sono considerati
degli APS. Quindi c’è qualcos’altro che rende un applicativo un APS. Penso che una definizione dovrebbe evidenziare anche ‘come’ il sistema opera per facilitare le
attività di pianificazione. E le principali caratteristiche sono:

  • elevata performance di calcolo (ottenuta mediante algoritmi matematici avanzati ma anche, spesso, impiegando database in-memory)
  • potenti funzionalità di visualizzazione per facilitare l’analisi dei dati da parte del pianificatore
  • strumenti per l’integrazione tra sistemi per accelerare la raccolta dei dati significativi per le attività di pianificazione e schedulazione.

Il motivo principale che indusse allo sviluppo dei sistemi APS fu che le procedure MRP sui sistemi transazionali erano troppo lente per consentire ripianificazioni frequenti. Dopo che questo vincolo venne significativamente ridotto, le funzionalità di visualizzazione e navigazione nei dati impedirono al pianificatore
di essere il nuovo collo di bottiglia nel processo di pianificazione. L’integrazione dei dati è un altro importante aspetto che consente al pianificatore di non perdere tempo nel recupero dei dati che servono per le sessioni di pianificazione.

Capacità finita su un orizzonte definito

Le pianificazioni a capacità finita e infinita possono essere combinate in una sessione di pianificazione in diversi modi:
possono essere applicate distintamente a risorse diverse (come descritto in un altro posto di questo blog) o possono essere applicate alla stessa risorsa (centro di lavoro,
attrezzatura o altro) contemporaneamente. In altre parole è spesso conveniente impostare il vincolo di capacità per una risorsa su un determinato orizzonte
temporale a partire dalla data corrente e pianificare a capacità infinita oltre tale orizzonte. In questo modo possiamo modellare la situazione in cui
nel breve periodo non possiamo incrementare la capacità mentre nel medio/lungo termine è possibile aggiungere risorse o capacità. E’ semplice impostare
ciò in Cowry.

Pianificazione a capacità finita e infinita

Alcuni pensano che la pianificazione a capacità infinita sia solo un limite del software di pianificazione della produzione e delle sue euristiche. Al contrario, si tratta di una procedura di calcolo che ha molto valore. La pianificazione a capacità infinita serve a verificare i fabbisogni di ulteriore capacità produttiva e solo controllando ciò diventa possibile decidere se aggiungere capacità interna, acquistare capacità o spostare i carichi nel tempo, eventualmente accettando ritardi di consegna. Per cui la fase di pianificazione o schedulazione a capacità finita dovrebbe sempre seguire quella a capacità infinita. Alcuni APS, tra cui Cowry, permettono agli utenti di combinare la pianificazione a capacità finita e infinita impostando vincoli diversi per reparti distinti. Per esempio è possibile programmare i reparti di monte a capacità finita e quelli di valle a capacità infinita, adeguare la capacità dei reparti di valle in base ai risultati del piano e alla fine ricalcolare il piano con tutti i reparti a capacità finita.

Paneido
Paneido è sinonimo di vent’anni di esperienza con i sistemi di pianificazione e simulazione. La nostra filosofia è rendere semplici e veloci le attività quotidiane e praticabili le soluzioni ai problemi meno ricorrenti: phase-in/out di prodotti, adeguamento capacità produttiva, ottimizzazioni, ecc.

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