Perchè il software aziendale delude

Secondo un celebre post di Jason Fried di qualche anno fa, i software aziendali (ERP, CRM, ecc) deludono spesso le aspettative degli utenti rispetto ad altri software per uso personale.
Per Fried, il motivo principale di questo deriva dal fatto che il software aziendale è acquistato da persone che poi non usano tale software o lo fanno marginalmente. Altri, nel tempo, hanno affrontato questo tema aggiungendo nuove tesi. Ma un recente post di Chris Dixon su cosa fanno alcune persone nei fine settimana, fa pensare che forse il vero motivo per cui il software aziendale è spesso così distante dalle aspettative degli utilizzatori è un altro: il software aziendale insoddisfacente è quello che non viene usato da chi lo ha sviluppato.
Ovvero: solitamente chi sviluppa un sistema operativo per uno smartphone poi possiede ed usa uno smartphone con quel sistema operativo. Chi sviluppa un editor di testi fa anche un discreto uso personale di tali strumenti, sa con certezza cosa è migliorabile e lo migliora. Ma chi sviluppa un software per il ”supply chain management” quanti piani di approvvigionamento ha realmente preparato?
Intendiamoci: testare il software non significa usarlo. Per esempio: se il software mi consente di eseguire una operazione in qualche secondo, il test dello sviluppatore è superato positivamente ma non quello dell’utente che deve ripetere la stessa operazione molte volte in una giornata perdendo molto tempo.
In azienda gli utenti cercano di superare i limiti dei software aziendali usando fogli elettronici che, pur con i loro difetti, permettono agli utilizzatori di avvicinare lo strumento alle proprie necessità.
Il concetto di ‘usa il software che scrivi’ non è solo la motivazione che spinge a far proliferare i fogli elettronici ma è anche uno dei fattori propulsivi del software ”open source”. Mi serve un software che svolga certe funzioni ma non lo trovo come lo voglio o costa troppo rispetto a quanto di quel software mi è effettivamente utile: allora me lo sviluppo, magari collaborando con persone in giro per il mondo motivate e preparate sullo stesso problema. Ciò che è importante sottolineare è che ormai sempre più spesso il software auto prodotto fornisce soluzioni soddisfacenti nei più disparati domini ed è sempre più semplice approntarlo grazie alla disponibilità di componenti.

Nuove tecnologie per la pianificazione integrata

Consideriamo il seguente scenario: un venditore si trova fuori sede e deve preparare un preventivo per un cliente. Oltre a definire l’offerta tecnica, deve calcolare un prezzo
di vendita e vorrebbe associare all’offerta una data di consegna di quanto richiesto.
Nella maggior parte delle aziende manifatturiere la riposta a questa domanda può seguire questi percorsi:

  • si fornisce una risposta generica convenzionale e approssimativa come “4 settimane da oggi”, senza tener conto dei carichi di lavoro contingenti
  • il preventivatore chiede al pianificatore della produzione una data di consegna. Questi si prende il tempo che gli serve per trovare una risposta ma spesso (dipende dagli strumenti di cui dispone) offre una stima poco più precisa di quella del punto precedente.

Considerate le tecnologie disponibili oggi è difficilmente concepibile che nella maggior parte delle aziende questo tipo di attività sia portata avanti in modo approssimativo e lento.
E proprio per questi motivi si parla sempre più spesso di S&OP (Sales & Operations Planning) e IBP (Integrated Business Planning). In particolare, il secondo acronimo tradisce la realtà:
si vuole realizzare una pianificazione di business integrata perchè fino ad ora lo è stata poco. I vendor di sistemi ERP hanno riscosso negli anni molti successi commerciali prefigurando
la possibilità di gestire in modo integrato le risorse aziendali. Ma in generale si può dire che questo obiettivo è stato raggiunto in pochi casi, soprattutto se la gestione integrata
delle risorse deve comprendere la produzione (lo dimostra il fatto che il foglio elettronico, non l’ERP, è lo strumento di pianificazione più diffuso nelle aziende manifatturiere).
Nella release di [[Cowry https://www.paneido.com/solutions]] in fase di test ci sono nuove funzionalità legate alla connettività nel senso più ampio: non solo connettività con altri database
ma più in generale con altre applicazioni, anche remote. Queste funzionalità permettono di integrare i processi di pianificazione e controllo in modo nuovo: non più con un compromesso
(la tecnologia
del sistema gestionale) ma valorizzando le specificità dei vari strumenti. Nel video che segue è presentata una nuova risposta al problema del calcolo della data di consegna, sfruttando
un foglio elettronico e Cowry. E’ importante sottolineare che con questo approccio gli utenti dei fogli elettronici non hanno bisogno di imparare nuovi strumenti, cosiccome l’APS mette a
disposizione le sue funzionalità ai venditori in modo trasparente per il pianificatore. Il caso d’uso esposto nel video è semplificato per esigenze di esposizione ma può essere
reso più articolato in modo abbastanza semplice. Nel video l’APS ed Excel si trovano sulla stessa macchina ma possono comunicare tra loro via rete. Nei prossimi post esemplificheremo le
possibilità di gestioni innovative di altri processi di business offerte da queste tecnologie.

embed:https://www.youtube.com/embed/W_x37T34v34

approfondimenti tecnici

Negli ultimi mesi sono state presentate al pubblico delle tecnologie molto interessanti. Al riguardo sta acquisendo visibilità DataNitro, una società che rende MS Excel
programmabile in Python. Da diversi anni
sono disponibili librerie di vario tipo per interagire con Excel da Python e da tempo Cowry può trasferire dati da e verso Excel sia da script che con il copia e incolla
(anche in questo caso in entrambi i versi).
Ma ora le cose si fanno veramente interessanti perchè si può interagire con Cowry e con il mondo dei moduli e delle API in Python da Excel. Cioè è l’utente di Excel che
può interagire con tutto ciò che Python gli mette a disposizione direttamente o indirettamente. Ci sono ancora delle cose da migliorare
per DataNitro (per esempio: non far comparire la console al lancio delle funzioni, importare i moduli automaticamente in fase di start up, ecc)
ma il modulo è già molto utile e facilmente configurabile. Oltre a DataNitro, per realizzare quanto mostrato nel video abbiamo impiegato la libreria ”zerorpc” per la connessione e
l’interoperabilità remota tra Cowry ed Excel. Nell’immagine che segue è presentato il codice della macro usata da Excel nel video.
https://www.paneido.com/init/static/cwr_datanitro_code.png

Lean integration – parte seconda

Il problema dell’integrazione non riguarda solo applicazioni e processi interni all’azienda ma anche quelli dell’azienda e dei suoi clienti e fornitori,
cioè della sua supply chain. Nel precedente
post abbiamo descritto una soluzione low cost e flessibile per l’integrazione interna mentre qui ne viene descritta una per l’integrazione con i fornitori. Sul versante
della fornitura è ormai sempre più frequente trovare, anche laddove non vi siano espliciti ordini aperti o ordini quadro, delle situazioni in cui il fornitore produce più di quanto richiesto dal cliente con un determinato ordine, sapendo che il surplus verrà comunque assorbito da ordini successivi. Per il cliente il lead time
di approvvigionamento rilevato nel caso di spedizione di surplus di produzioni precedenti o di pezzi di nuova produzione è molto diverso e condiziona in modo
determinante la pianificazione
della produzione e le consegne ai clienti. Un modo molto pratico per gestire queste situazioni è modellare sull’APS il magazzino presso il fornitore (contenente le
produzioni in surplus) e impiegare il MRP multimagazzino dell’APS per gestire lead time differenziati per i semplici trasferimenti di giacenza o per le nuove produzioni.
La fonte dati usata dall’APS per le giacenze presso il fornitore può essere un foglio elettronico aggiornato periodicamente dal fornitore con i dati di giacenza per ogni
articolo. Questo foglio elettronico può essere trasmesso via e-mail dal fornitore ed inserito dal pianificatore presso il cliente
in un’opportuna directory in rete da dove è letto direttamente dall’APS. Oppure
si può usare un cartella condivisa tra cliente e fornitore contenente il foglio elettronico e sincronizzata automaticamente usando Dropbox.

Lean integration technologies

Nei progetti in cui un sistema dipartimentale deve essere integrato con il sistema ERP, il costo per la realizzazione
delle procedure di scambio dati (integrazione) tra i sistemi è spesso molto rilevante, addirittura paragonabile al costo del sistema dipartimentale. I motivi
di ciò sono legati al fatto che l’azienda che vuole dotarsi del sistema dipartimentale può rivolgersi solo ai
produttori dei due sistemi, soprattutto se le tecnologie di integrazione usate da questi non sono accessibili al dipartimento IT dell’azienda in questione
(perchè bisogna
metter mano al codice dei due applicativi o usare tecnologie proprietarie). Questo tipo di problemi affliggono spesso anche i progetti di inserimento in azienda
di un sistema di pianificazione e limitano la diffusione di questi applicativi solo ad aziende facoltose. Tutto ciò
vale soprattutto per gli APS più datati, i quali sono solitamente meno versatili in termini di tecnologie di integrazione supportate.
Tra le soluzioni più flessibili e innovative a questo problema vi è l’utilizzo di Sikuli, un tool
sviluppato dal MIT (e usato da aziende leader, da quanto si legge dal sito) e che ha raggiunto ormai la maturità. Si tratta di un applicativo che viene programmato non scrivendo
codice ma descrivendo le operazioni da eseguire con le immagini del pulsante su cui cliccare, della casella da riempire, ecc.
Per quanto riguarda i processi in cui sono coinvolti gli APS, questo tool permette di esportare i dati verso il sistema gestionale emulando un utente che interagisce
con l’interfaccia grafica del sistema gestionale. Si tratta di uno strumento che può essere usato sia per il data entry (l’abbiamo usato per caricare sul gestionale
delle nuove anagrafiche
da un foglio elettronico), sia per l’esportazione quotidiana di nuovi ordini di produzione o richieste di acquisto. Questo significa che l’azienda che vuole esportare
i dati generati
dall’APS verso il sistema ERP può crearsi le procedure in autonomia e rapidamente, riducendo il costo del progetto. Alcuni sistemi (e [[Cowry https://www.paneido.com/solutions]] è tra questi) permettono
di lanciare Sikuli
direttamente, dandogli
come input la lista degli ordini o degli altri dati da trasferire sul sistema gestionale. L’integrazione svolta in questo modo è più semplice da realizzare e
da testare e permette di abbattere i costi di progetto ed i tempi della fase di integrazione.

Paneido
Paneido è sinonimo di vent’anni di esperienza con i sistemi di pianificazione e simulazione. La nostra filosofia è rendere semplici e veloci le attività quotidiane e praticabili le soluzioni ai problemi meno ricorrenti: phase-in/out di prodotti, adeguamento capacità produttiva, ottimizzazioni, ecc.

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